Il Consiglio dell’Ordine Architetti PPC della provincia di Savona, in sinergia con la Federazione Architetti Liguria e su sollecitazione dei propri iscritti, ha ritenuto utile predisporre una nota di chiarimento (vedi allegato in fondo) e di precisazione circa i contenuti e la portata giuridica delle recenti “Linee di indirizzo” delle Soprintendenze Regionali “per gli interventi su edifici sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei Beni Culturali Parte II e III, e sull’edificato con valore storico e documentale ai fini dell’applicazione della Legge 27 dicembre 2019, n.160 (c.d. Bonus facciate 90%) e Legge n.77 del 17 luglio 2020, art. 119 (c.d. Superbonus 110%)”.
A tal proposito il nostro Consiglio, pur condividendo e apprezzando il richiamo compiuto – in quel documento – “all’attenzione” da riservare agli interventi nei Centri storici, onde evitare equivoci dannosi e sovrapposizioni di competenze, ha ritenuto utile chiarire come non vi sia alcuna relazione tra zonizzazioni urbanistiche (operate dal D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 o dagli strumenti urbanistici) e immobili vincolati, ricordando come le autorizzazioni culturali (Parte II) e quelle paesaggistiche (Parte III) siano necessarie solo per gli edifici vincolati e per gli interventi che il Codice sottoponga ad autorizzazione e non per gli interventi su immobili non vincolati o per gli interventi su immobili, pur vincolati, ma che siano esclusi dalla necessità di autorizzazione. Ciò anche con riferimento agli “edifici riconducibili al periodo pre-bellico” o a quelli riconducibili al “patrimonio edilizio diffuso” richiamati a piè pari all’interno del documento.
Gli architetti, i pianificatori, i paesaggisti e i conservator sono impegnati in prima linea, al pari delle Soprintendenze, nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico della nostra regione, e ritengono che gli obiettivi di rigenerazione urbana sottesi ai recenti provvedimenti normativi nazionali e comunitari costituiscano obiettivi prioritari, oltreché condivisibili, proprio nell’ottica di “TUTELA ATTIVA” di quel patrimonio culturale e paesaggistico oggetto di salvaguardia.
Per questo motivo, in coerenza con il principio di sussidiarietà che il nostro ruolo istituzionale prevede, i consigli degli ordini degli architetti p.p.c. pongono il massimo impegno nell’attività di formazione, aggiornamento e assistenza dei propri iscritti e di fattiva collaborazione con gli altri Enti istituzionali, proprio per favorire il buon esito dei programmi di rigenerazione urbana incentivati dalle recenti disposizioni di legge mirate a favorire la riqualificazione energetica, la riduzione del rischio sismico e l’accessibilità del patrimonio edilizio esistente.