Anche l’Ordine degli Architetti di Savona collabora al progetto nazionale Abitare Il Paese “LA CULTURA DELLA DOMANDA: I bambini ed i ragazzi per un progetto di futuro”
Due classi di bambini di 10 anni, armati di occhialini colorati, matite ed entusiasmo hanno provato a riflettere rispondendo alla domanda “Come ti piacerebbe la città dei tuoi sogni?”.
Così ha preso il via anche a Savona la seconda edizione del Progetto “Abitare il Paese – la cultura della domanda. Bambini e ragazzi per un progetto di futuro” promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in collaborazione con la Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi.
Lanciato a conclusione dell’VIII Congresso Nazionale degli architetti italiani, il Progetto – che ha già interessato lo scorso anno in tutta Italia oltre 1500 studenti tra i 3 e i 18 anni – ha come principale obiettivo far entrare l’architettura nelle scuole per alimentare una cultura della domanda di qualità e del valore dell’architettura come bene collettivo, puntando decisamente a ridurre l’assuefazione all’ordinarietà di una edilizia mediocre.
Il progetto consente ad architetti/tutor opportunamente formati a livello nazionale di attivare tavoli di co-progettazione a livello locale coinvolgendo bambini, ragazzi, insegnanti e dirigenti scolastici per “ragionare insieme” sulle strategie per la città del futuro dove si giocherà il destino dei bambini e dei ragazzi di oggi e di quelli che verranno.
Quest’anno anche a Savona in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, è iniziata la sperimentazione nell’Istituto Comprensivo Savona II Sandro Pertini, all’interno di due classi quinte della Scuola Primaria G. Mameli. L’attività si svilupperà durante tutto l’anno scolastico, attraverso incontri e tavoli di lavoro organizzati dagli architetti/tutor Margherita Menardo e Elisabetta Taramasco in collaborazione con l’insegnante Daniela Viola. Partendo dal tema “La città che vorrei” i bambini elaboreranno la loro visione per Savona utilizzando tecniche libere che sceglieranno tra scatti fotografici, filmati, diari di viaggio, appunti, schizzi, mappe, installazioni e plastici realizzati con i materiali più diversi.
Per Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale, “questo viaggio dell’architettura nella scuola italiana dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia decisivo il ruolo che questa disciplina svolge nella vita di tutti noi”.
“Primi tra tutti i cittadini sono proprio i bambini e ragazzi– dichiara la Presidente della Fondazione Reggio Children, Carla Rinaldi -. Il bambino nasce cittadino del presente e del futuro. Come tale è un soggetto esperto per rispondere a domande quali: qual è il significato di una città? Come vi si può vivere? Come può essere il futuro di una città? Si tratta quindi delle occasioni di ascolto e confronto, a partire dalle scuole, che sono luoghi deputati per costruire e trasmettere cultura. Intervistarli non solo sul vissuto della città, ma per aiutarci a capire il senso della città delle relazioni”.
“Ringraziamo il dirigente Prof. Vincenzo Tedesco, le docenti Marisa Piombo e Daniela Violache hanno compreso l’importanza del progetto a livello locale e l’arch. Ilaria Becco, referente del Consiglio Nazionale Architetti, dice il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Savona Giacomo Airaldi, “Insieme al gruppo di lavoro Abitare il Paese, con referente l’arch. Francesco Campidonico, stiamo preparando un incontro pubblico per i prossimi mesi per condividere anche con la collettività questa bella esperienza che senz’altro può essere utile anche per gli adulti, non solo per i bambini”.