Beni pubblici inutilizzati, opportunità e buone pratiche per lo sviluppo dei territori è il titolo del convegno organizzato da Alkimie per venerdì 4 novembre alla Soams di Millesimo.
Primo evento in presenza, dopo una serie di iniziative online causa Covid, il convegno mette al centro spunti e buone pratiche sul riuso dei beni pubblici e delle terre incolte.
L’iniziativa è rivolta agli amministratori locali, agli enti del terzo settore, alla cooperazione ma anche ai singoli cittadini. “Quando parliamo di beni pubblici inutilizzati pensiamo a ex caserme, scuole di campagna, lasciti di privati – spiega Gianluigi Granero, co-presidente di Alkimie – Edifici per i quali è difficile individuare una destinazione a beneficio della comunità, spesso avrebbero bisogno di essere ristrutturati e il loro mantenimento pesa sulle casse degli enti locali. La loro rigenerazione e riutilizzo potrebbe essere l’occasione per sperimentare modelli partecipativi in cui cittadini ed enti pubblici si alleano per ripensare e progettare insieme spazi e servizi per le comunità”. “E’ un modello che si sta rivelando utile e prezioso specialmente nelle aree interne e nelle zone rurali, come la Val Bormida – aggiunge Stefania Berretta, co-presidente di Alkimie – Ed è il modello al centro del progetto europeo ‘Citizens count’, che Alkimie ha presentato a valere sul bando Erasmus, con un partenariato Italia-Spagna. I cittadini contano, il loro coinvolgimento è sempre più fondamentale nella progettazione del futuro delle proprie comunità”.
Una sfida per i cittadini, per organizzarsi ed essere soggetti attivi e capaci di proposte, e per le amministrazioni, che devono essere capaci di accogliere e aprirsi alle iniziative di auto-organizzazione dal basso. Insomma, la partecipazione e la co-progettazione come strumento per un nuovo sviluppo, sostenibile.
Scarica qui il programma completo. La partecipazione NON dà diritto a crediti formativi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.