Come già segnalato da Fondazione Inarcassa, la concreta attuazione del sistema compensativo previsto dall’art. 26 del D.L. n. 50/2022 (il “Decreto Aiuti”) impatta sugli incarichi in essere dei direttori dei lavori nell’ambito delle commesse pubbliche imponendogli l’erogazione di prestazioni di natura tecnico-contabile ulteriori non previste nei relativi incarichi professionali.
Tale aumento di attività e responsabilità per i professionisti, deve essere accompagnato, necessariamente, da un commisurato adeguamento del compenso professionale.
Di conseguenza, come analizzato nel parere legale richiesto allo Studio Legale Brugnoletti&Associati, disponibile in calce, al quale si rinvia per ogni approfondimento, i professionisti possono richiedere tale adeguamento ricorrendo:
- al comma 12 dell’art. 106 del Codice dei contratti pubblici, qualora l’entità della modifica sia contenuta entro il 20% del valore del contratto;
- al comma 1, lett. c) del medesimo art. 106, laddove il valore della modifica sia superiore al 20%, ma, comunque, contenuta entro il 50% del valore del contratto.
A fronte della richiesta, i RUP devono accordare l’aggiornamento degli onorari al fine di salvaguardare, in primis, la qualità delle prestazioni professionali affidate garantendo, contemporaneamente, l’equità del compenso dei professionisti e l’equilibrio economico dell’incarico.
Scarica il parere legale ⬇