Il provvedimento, che dà attuazione alla Legge n. 123 del 2007, apporta riforme radicali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, introducendo in particolare le seguenti novità:
- ampliamento del campo di applicazione delle disposizioni in materia di salute e sicurezza, esteso a tutti i lavoratori senza alcuna differenziazione di tipo formale inclusi i lavoratori autonomi, con un conseguente innalzamento dei livelli di tutela di tutti i prestatori di lavoro;
- rafforzamento delle prerogative delle rappresentanze in azienda, in particolare di quelle dei rappresentanti dei lavoratori territoriali (destinati a operare, su base territoriale o di comparto, ove non vi siano rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in azienda), e creazione di un rappresentante di sito produttivo, presente in realtà particolarmente complesse e pericolose (ad esempio, i porti);
- rivisitazione e coordinamento delle attività di vigilanza, eliminazione delle sovrapposizioni e miglioramento dell’efficienza degli interventi, creazione di un sistema informativo pubblico, al quale partecipano anche le parti sociali, per la condivisione dei dati sugli infortuni, sulle ispezioni e sulle attività in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- finanziamento delle azioni promozionali private e pubbliche, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese, tra le quali l’inserimento nei programmi scolastici e universitari della materia della salute e sicurezza sul lavoro;
- revisione del sistema delle sanzioni, con la previsione della pena dell’arresto da sei a diciotto mesi per il datore di lavoro che non abbia effettuato la valutazione dei rischi cui possono essere esposti i lavoratori in aziende che svolgano attività con elevata pericolosità. Nei casi meno gravi di inadempienza, il testo prevede, invece, che al datore di lavoro si applichi la sanzione dell’arresto alternativo all’ammenda o della sola ammenda, con un’attenta graduazione delle sanzioni in relazione alle singole violazioni. Restano, naturalmente, inalterate le norme del codice penale – estranee all’oggetto della delega – per l’omicidio e le lesioni colpose (articolo 589 e 590) causate dal mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro;
- eliminazione o semplificazione degli obblighi formali, attraverso la riduzione degli adempimenti burocratici, in quanto non incidenti sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.
L’obiettivo centrale del Testo unico è riordinare e coordinare tutte le disposizioni sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso un provvedimento che dia uniformità alla tutela del lavoro su tutto il territorio nazionale.
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