È andato allo studio Park Associati – Filippo Pagliani, Michele Rossi – il Premio “Architetto italiano 2024”. Il loro progetto Luxottica Digital Factory (Milano) reinterpretando l’architettura industriale esistente, ha aggiunto secondo la Giuria “elementi innovativi nel rispetto dell’identità e dello spirito del luogo e ne ha evidenziato la qualità complessiva anche in relazione al più ampio contesto urbano”. Secondo le Motivazioni “con una nuova destinazione d’uso, con un intervento di retrofitting e con un linguaggio contemporaneo si riqualifica un ex comparto industriale. La seconda vita di questo edificio mantiene aperto il dialogo con il contesto e al contempo racconta una nuova storia capace di raffrontarsi con esperienze internazionali per la qualità del risultato ottenuto”.
“Giovane talento dell’Architettura italiana 2024” è lo studio Emanuele Scaramellini Architetto, Emanuele Scaramellini, per Casa a Lottano (Sondrio). Secondo la Giuria l’intervento si basa su un dialogo rispettoso con il rustico esistente e con il Borgo Alpino. Dell’esistente sono mantenuti i muri perimetrali in pietra dei quali è confermata la funzione portante; al loro interno è installata un’ossatura metallica a sostituire le vecchie travi in legno. L’elemento più caratterizzante è la grande vetrata a sud, reinterpretazione della crepa che tagliava l’intera facciata.”
I Premi sono stati consegnati nel corso della Festa dell’Architetto, organizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), appuntamento annuale e punto di riferimento culturale sull’architettura, sul suo ruolo sociale e sulla qualità del progetto.
Per Massimo Crusi, Presidente del CNAPPC “in un momento storico come quello che stiamo vivendo nel quale è forte l’attenzione, in un’ottica di perseguimento del benessere di cittadini e comunità, verso i luoghi in cui viviamo, lavoriamo, studiamo, è importante accendere i riflettori sul lavoro dell’architetto che in questo processo ha un ruolo indispensabile. E i Premi rispondono a questo obiettivo, sono una vetrina che mostra l’impegno degli Architetti PPC per la ricerca della qualità tanto più importante in questa edizione della Festa che ha al suo centro le ricadute sociali degli interventi di rigenerazione. La qualità progettuale non può che essere una scelta obbligata per lo sviluppo dei territori e per il superamento dei disagi sociali e urbani”.
Alessandra Ferrari, Vice Presidente del CNAPPC e Responsabile del Dipartimento Cultura ha sottolineato “dobbiamo lavorare alla costruzione di luoghi urbani che favoriscano le relazioni, e che, come esse, siano luoghi capaci di produrre trasformazioni e al contempo di trasformarsi. Che favoriscano il formarsi di una città democratica attraverso una progettazione altrettanto democratica che tenga conto dell’ascolto e della partecipazione senza rinunciare alla responsabilità del progetto che la nostra competenza garantisce. Le città italiane, i nostri borghi, in passato hanno sempre incarnato i valori di prossimità, condividendo non solo lo spazio fisico urbano ma anche la dimensione umana che oggi va riaffermata”.
Nel corso della Festa dell’Architetto sono state attribuite due Menzioni nell’ambito del Premio “Architetto italiano”: allo studio Bricolo Falsarella associati, Filippo Bricolo 2019-22, Francesca Falsarella 2022-24, per Corte Renèe a Oliosi (Verona) e a asv3-officina di architettura, Fiorenzo Valbonesi, per Cantina di Guado al Tasso a Castagneto Carducci (Livorno).
Per le immagini, i crediti fotografi e tutta la documentazione sui Premi: https://lc.cx/dNR5Zf