Dichiarazione di illegittimità costituzionale di alcune disposizioni della l.r. 24 dicembre 2019, n. 30 e s.m. – guida alla lettura e prime indicazioni operative
Come già anticipato nelle scorse settimane la Corte Costituzionale, con sentenza del 17 giugno 2021, n. 124 (ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di tre specifiche disposizioni della l.r. 24 dicembre 2019, n. 30 e s.m. (Disciplina per il riutilizzo di locali accessori, di pertinenza di fabbricati e di immobili inutilizzati), a suo tempo approvata a seguito di proposta di legge di iniziativa consiliare, accogliendo tre dei nove motivi di ricorso proposti dal Governo.
Al fine di fornire prime indicazioni in merito agli effetti di tale sentenza sulla legge regionale in questione si segnalano di seguito le disposizioni oggetto di annullamento e le modalità per la relativa applicazione ai procedimenti relativi ad interventi edilizi in corso alla data della relativa pubblicazione.
Gli effetti delle sentenze costituzionali non operano, infatti, esclusivamente con riferimento ai rapporti giuridici completamente esauriti alla data della pubblicazione della decisione (situazione che, ad esempio, si verifica nel caso di interventi ultimati per i quali, alla data di pubblicazione della sentenza, sia già stata presentata segnalazione certificata di agibilità).
La sentenza costituzionale n. 124/2001 non comporta il venire meno dell’impostazione e della struttura generale della legge regionale, incidendo su tre specifici aspetti della relativa disciplina nei termini di seguito precisati.