Una serie di proposte di modifiche della disciplina del Superbonus sono state presentate il 17.11.2022 da una delegazione del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori – guidata dal Presidente Francesco Miceli e composta dai Consiglieri Alessandra Ferrari, Massimo Giuntoli e Gelsomina Passadore – nel corso di un incontro con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Nell’ultimo anno – ricordano gli architetti in un Documento – il decreto legge D.L. n. 34/2020, che disciplina il Superbonus, è stato oggetto di più di diciotto modifiche normative determinando incertezze e tensioni tra gli operatori e determinando il “blocco” totale del possibile “recupero” dell’agevolazione fiscale tramite lo sconto in fattura e la cessione dei crediti.
Nella maggior parte dei casi – avvertono gli architetti – le modifiche normative hanno avuto effetti retroattivi e la circostanza concorrerà ad alimentare inevitabilmente il numero di contenziosi tra imprese e committenti.
Il Ministro ha dato ampia rassicurazione sull’attenzione massima al problema spiegando che sono in corso approfondimenti sui dati oggettivi che hanno determinato la criticità nell’applicazione della misura e che, sulla base di tali evidenze, potranno essere individuate le misure più coerenti per superare la situazione di crisi.
Nel corso della riunione sono state illustrate anche le proposte degli Architetti per il futuro della misura con la costruzione di una strategia che coniughi le politiche energetiche con quelle della rigenerazione urbana attraverso un meccanismo premiale con la conseguente gradazione delle agevolazioni.
L’incontro è stato, inoltre, l’occasione per invitare il Ministro alla Festa dell’Architetto che si terrà a Roma il prossimo 16 dicembre e che avrà come tema la cura dei territori e la necessità di una transizione culturale verso un sistema equilibrato e sostenibile. La Festa sarà, infatti, l’occasione per iniziare un percorso sinergico sulla creazione di un dispositivo normativo in cui qualità architettonica della trasformazione dello spazio e sostenibilità economica ed ambientale si coniughino sulla base di quanto previsto dalla Tassonomia Verde dell’UE che dovrebbe guidare gli investimenti pubblici e privati verso la neutralità climatica entro il 2050.