Sono passati oltre due secoli da quando la locomotiva ha rappresentato il massimo raggiungimento dell’umana scienza, eppure le ferrovie – le antiche ferrovie – continuano ad esercitare un fascino inveterato.
Lente e rumorose, adagiate lungo itinerari spesso selvaggi e remoti, numerose strade ferrate hanno cessato la propria funzione, lasciando dietro sé paesaggi mozzafiato, solcati da lingue di ghisa arrugginita e punteggiate da architetture vernacolari.
Per lungo tempo oggetto di incurie ed abbandono, le architetture ferroviarie sono rimaste ai margini di una riflessione progettuale, legate com’erano a funzioni di trasporto ormai superate ed incompatibili agli appetiti di rapidità che distinguevano l’uomo moderno.
Oggi tuttavia l’affermarsi di una nuova sensibilità pare riaprire il dibattito in merito al futuro di simile patrimonio: da tempo infatti espressioni come, “mobilità dolce” e “turismo lento”, danno evidenza di un ritrovato desiderio di quiete, di un avvenire alleggerito dal culto di una velocità bulimica e di un progresso sfrenato.
Nel futuro, in questo futuro, le antiche strade ferrate giocheranno una partita fondamentale.
Quale dunque il nuovo significato delle architetture ferroviarie? Quali le trasformazioni per i piccoli borghi disseminati lungo questi collegamenti?
Tali le questioni alla base di Culture Stations, il concorso di YAC e del comune di Elini per reinterpretare le antiche infrastrutture ferroviarie in chiave turistica e culturale, rileggendole quali opportunità per la rigenerazione delle aree che attraversino. Stazioni come musei, case cantoniere come accommodation, magazzini come atelier, parchi ferroviari come teatri all’aperto, ponti e gallerie quali inediti spazi espositivi: superata la vocazione originaria ed abbracciata la finalità culturale, un’infinità di significati si aprono innanzi al progettista.
Invaso da arte e cultura, il ricco sistema di infrastrutture ferroviarie elinese costituirà un’ineguagliabile risorsa per la creazione di percorsi suggestivi, attraverso cui i viaggiatori possano scoprire luoghi remoti ed incontaminati, contemplare un paesaggio in movimento e godere delle più avanzate avanguardie creative accompagnati dall’inconfondibile sferragliare di un antico locomotore.
Tutte le informazioni sono disponibili qui